Casazza di Nicosia: la vita di Cristo in una tradizionale rappresentazione

La rappresentazione della Casazza di Nicosia

La Casazza rappresenta un dramma religioso incentrato sulla vita di Gesù, nato dalla tradizione delle laudi e della poesia sacra del Medioevo. Si distingue per essere una forma di rappresentazione “vivente” che si svolge attraverso le strade, agendo come un Vangelo in movimento, a differenza di altre rappresentazioni sacre statiche, note come martori, che si tengono su un palcoscenico fisso e di cui si hanno registrazioni dal 1679.

Cosa significa Casazza

L’origine del termine Casazza è oggetto di dibattito: alcuni ritengono derivi dallo spagnolo, combinando “casa” con l’aggettivo “aza” per indicare “grande casa”, riferendosi al luogo delle antiche rappresentazioni. Altre teorie suggeriscono che il nome provenga da “casacca”, l’abito indossato dai frati, o dal termine ligure “casacce”, che si riferisce a confraternite di penitenti.

Questo tipo di dramma sacro, probabilmente originario della regione ligure-padana, mirava a latinizzare il culto religioso, all’epoca ancora fortemente influenzato dalla liturgia bizantina. La diffusione di queste rappresentazioni in Sicilia fu facilitata dai rapporti commerciali tra la Liguria e i porti siciliani, soprattutto Palermo.

La rappresentazione della Casazza a Nicosia

La Casazza di Nicosia, regolarmente messa in scena dal XVI secolo al 1851, non solo condivideva somiglianze con le versioni liguri ma si distingueva per completezza, coinvolgimento e ricchezza di dettagli liturgici, sostenuta dalla classe clericale e nobiliare locale. Questa unicità può essere attribuita alle radici galloitaliche di parte della popolazione di Nicosia, che, influenzata dal Barocco e dalla controriforma, manteneva una stretta aderenza agli standard rappresentativi della regione, facendo il confronto con gli altri luoghi dell’isola.

La Casazza di Nicosia era un evento itinerante che, durante la Settimana Santa, narrava 34 episodi biblici attraverso le strade della città, arrivando alla rappresentazione della crocifissione e morte di Cristo, nella Piazza Garibaldi, di fronte a 15.000 spettatori. I partecipanti, che in alcune edizioni raggiungevano i 4.200, indossavano costumi sontuosi finanziati dalle famiglie nobili.

Nelle scene del Vecchio Testamento, si passava dalla creazione di Adamo ed Eva e la tentazione, al sacrificio di Isacco da parte di Abramo, fino ai re biblici come Davide e Salomone in momenti chiave delle loro storie. Le rappresentazioni del Nuovo Testamento comprendevano l’Annunciazione, la Natività, la visita dei Magi, la Fuga in Egitto e proseguivano fino alla Passione di Cristo, evidenziando la ricchezza narrativa e la profondità spirituale di queste tradizioni teatrali itineranti.

L’evento viene attualmente ripreso, dopo 156 anni, a partire da una prima riedizione che è stata messa a punto nel 2016. Ancora oggi nel periodo della Pasqua la Casazza viene riproposta nella città di Nicosia.

Foto di La Casazza di Nicosia da YouTube