Torna a vivere la linea ferroviaria turistica Alcantara-Randazzo: un tragitto da sogno

La linea ferroviaria Alcantara Randazzo

Con una distanza breve ma immersa in un paesaggio da favola, l’itinerario ferroviario che va da Alcantara a Randazzo si presenta come l’ideale per un percorso turistico. Questo tratto ferroviario, che unisce il piccolo centro nell’entroterra di Catania a Giardini-Naxos, dove si trova la stazione di Alcantara, è destinato a una nuova vita grazie a un ambizioso progetto turistico. Si sta lavorando per trasformare questo angolo di Sicilia in una attrazione turistica. Vediamo lo stato di avanzamento della rinnovata ferrovia.

La storia della ferrovia Alcantara-Randazzo

Facendo un passo indietro, l’origine della ferrovia Alcantara-Randazzo si lega alla necessità di connettere l’interno della Sicilia orientale con le principali città costiere, come Messina e Catania. Il piano iniziale risale alla seconda metà del diciannovesimo secolo, ma ci vorranno diversi anni prima che i lavori abbiano inizio. La costruzione si svolge tra il 1928 e il 1959, anno in cui la linea viene finalmente inaugurata. Ma, nel 1981, un’eruzione dell’Etna interrompe il servizio, situazione che si verifica anche per la vicina ferrovia Circumetnea.

Dopo un periodo di recupero durato due anni, nel 1983 il servizio viene ripristinato, ma le difficoltà non terminano qui. Nel 1994, la linea subisce un’altra interruzione per lavori di ammodernamento, inclusa l’automatizzazione dei passaggi a livello e l’aggiunta di una nuova fermata, quella di Gole Alcantara. Nonostante questi sforzi, la ferrovia non viene riaperta al traffico regolare, se non per sporadici viaggi turistici in treno d’epoca, fino alla sua definitiva chiusura annunciata nel 2002 e realizzata nel 2011. Nonostante ciò, il futuro della Alcantara-Randazzo è ancora aperto.

Un grande potenziale turistico

La linea ferroviaria, nonostante non sia stata utilizzata al meglio, possiede un grande potenziale turistico, grazie al suo percorso vicino alle famose gole dell’Alcantara, uno dei paesaggi naturali più incantevoli della Sicilia. Ecco perché si è scelto di rilanciarla. Recentemente, un nuovo progetto per il suo recupero ha ricevuto il via libera, finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito dei piani del PNRR. La prima fase prevede il ripristino del segmento tra Alcantara e Motta Camastra, lungo 13 km.

I lavori di restauro sono già iniziati: i primi 3 km possono essere già attraversati con treni, mentre il resto è in fase di sistemazione. L’inaugurazione di questo tratto è prevista per il 2026, dopodiché si continuerà con il resto del percorso fino a Randazzo, attualmente in disuso. Il viaggio promette di essere affascinante: partendo dalla stazione di Alcantara, il percorso penetra l’entroterra seguendo il fiume Alcantara, ai piedi dell’Etna.

Il tragitto della ferrovia

Caratterizzato da una strada tortuosa e in salita, il tragitto include 13 viadotti e 8 gallerie. Lungo il percorso, si trova la stazione di Motta Camastra, vicina all’omonimo centro. Successivamente, il treno attraversa il fiume San Paolo tre volte, raggiungendo le stazioni di Francavilla di Sicilia e Castiglione di Sicilia, per terminare a Randazzo. In passato, questa stazione era stata pensata come punto di partenza per un’estensione della linea verso l’alta valle del Simeto, progetto mai realizzato.